Carico Differito
La parola stessa “differito” fa pensare a qualcosa che viene posticipato ed infatti nell’implantologia a carico differito la protesi viene agganciata agli impianti dentali solo dopo un determinato periodo di tempo in cui si attende il completamento della loro osteointegrazione ovvero che gli osteoblasti e gli osteoclasti facciano il loro mestiere.
Gli osteoblasti producono il nuovo tessuto osseo attorno all’impianto od agli impianti immobilizzandoli nella posizione in cui sono stati alloggiati e creare così un tutt’uno con essi mentre gli osteoclasti provvedono ad eliminare i residui prodotti durante la fase chirurgica.
Senza voler ulteriormente scendere in dettagli tecnici ed utilizzare una terminologia poco chiara se non agli addetti ai lavori, possiamo dire che l’odontoiatra ha la possibilità, in base agli esami clinici, di preventivare se gli impianti che devono essere inseriti per sorreggere la protesi sono in grado di supportare subito il carico masticatorio (come accade per il carico immediato) oppure necessitano del periodo di osteointegrazione.
In altre parole se l’impianto dentale inserito non ha da subito la necessaria e sufficiente stabilità per resistere alla forza che normalmente una persona esercita quando mastica allora è necessario attendere prima di installare la protesi.
In linea di massima l’attesa per il paziente è di circa 3 o 4 mesi per l’arcata inferiore (mandibola) e 5 o 6 mesi per quella superiore (mascella).
Durante questo periodo è la stabilità secondaria a crescere ovvero la stabilità garantita dalla quantità d’osso ricreata a che ha circondato l’impianto e che si aggira attorno al 60%. La restante percentuale si otterrà non appena i carichi masticatori andranno a sollecitarne la creazione.
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